Ricercatori della Pennsylvania University hanno analizzato gli effetti del Bexarotene ( Targretin ) sulle cellule T tumorali, isolate dal sangue periferico di pazienti affetti dalla sindrome di Sézary, la variante leucemica del linfoma cutaneo a cellule T.
Sono state analizzate le cellule mononucleari di sangue periferico ottenute da 9 pazienti con sindrome di Sézary ed una massa di cellule T tumorali circolanti (maggiore del 50% delle cellule mononucleari ).
E’ stato valutato ’effetto del Bexarotene sulle cellule T.
Il Bexarotene ha indotto in modo dose-dipendente apoptosi delle cellule T del sangue periferico dei pazienti affetti dalla sindrome di Sézary.
Le cellule T di circa i 2/3 dei pazienti sono risultate sensibili al Bexarotene, mentre le rimanenti cellule sono risultate resistenti all’effetto apoptotico del Bexarotene.
Il farmaco ha inibito la produzione di interleuchina 4 mitogeno-indotta da parte delle cellule del sangue periferico dei pazienti con sindrome di Sézary.
A differenza dell’acido retinoico tutto-trans, il Bexarotene non induce un aumento della produzione di interferone-gamma.
Il Bexarotene ha dimostrato di indurre l’apoptosi delle cellule T tumorali nei pazienti con sindrome di Sézary, anche se le cellule di alcuni pazienti possono risultare resistenti agli effetti apoptotici del farmaco.
La produzione di interleuchina 4, che può avere un ruolo nell’immunosoppressione sistemica che caratterizza la progressione della sindrome di Sézary, può essere inibita dal Bexarotene. ( Xagena2005 )
Budgin JB et al, Arch Dermatol 2005; 141: 315-320
Dermo2005 Farma2005